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teatro arte e spettacolo scarl

TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.


   COMUNICATO STAMPA
:


MANIFESTAZIONE :
RASSEGNA “ ARTI VISIVE, RESE VISIBILI ” - 7^ EDIZIONE


MOSTRA PERSONALE DI FOTOGRAFIA :
“SENZA TITOLO"


AUTORE
FOTOGRAFIE :
VITTORIA PERZAN

ORGANIZZAZIONE :
TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ARS.CREATIV@ ASSOCIAZIONE CULTURALE


CURATORE :
LUIGI DATI

COLLABORAZIONE
:

ARCOSCENICO ASSOCIAZIONE CULTURALE
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI BIOPSICOSINTESI

SEDE :

SALA CELESTE SRL

VIA CASTIGLIONE N.41 – BOLOGNA


PERIODO :

15 GIUGNO 2009 – 26 GIUGNO 2009

INAUGURAZIONE
:

LUNEDI' 15 GIUGNO 2009 ORE 18,00


ORARIO
:

FERIALI 18,00 / 19,00 (SUONARE)
DA LUNEDI' A VENERDI'

BIGLIETTO :

INGRESSO GRATUITO






 

" SENZA TITOLO "


Mostra personale fotografica di

Vittoria Perzan




 Inaugurazione,

Lunedì 15 Giugno 2009 - h. 18.00

Sala Celeste

Via Castiglione 41 – Bologna – (Italy)


l'evento rientra nella rassegna:

"Arti visive, rese visibili"
7^ edizione


organizzazione:

Teatro Arte e Spettacolo Scarl

Ars.Creativ@ Associazione Culturale


curatore testi :
LUIGI DATI


in collaborazione con

Associazione Italiana di Biopsicosintesi
Associazione Culturale Arcoscenico
 





foto di vITTORIA PERZAN



" SENZA TITOLO "


MOSTRA FOTOGRAFICA PERSONALE
DI
VITTORIA PERZAN


Vittoria Perzan, nata a Gorizia da genitori slavo italiani, è una fotografa che proviene dal mondo della moda.

Quale modella fotografica, infatti, durante la frequentazione dei set e nel sottoporsi alle lunghe sedute di ripresa, riesce gradualmente ad assimilare i segreti del posizionamento delle luci di posa, dei gesti richiesti ai modelli e delle inquadrature maggiormente funzionali a rappresentare l’oggetto delle riprese.

Trascorsi così alcuni anni in quell’ambiente, Vittoria decide di mutare natura trasformandosi da oggetto del desiderio da ritrarre, nel soggetto attivo che pretende di scegliere ciò che deve essere ritratto.

Inizia così la propria attività di fotografa e i primi scatti dell’autrice sono dedicati proprio al mondo di cui faceva parte: l’ambiente della moda di Milano.

Successivamente, ancora influenzata dall’aver vissuto le diverse situazioni di soggetto/oggetto di ogni scelta di ripresa e dall’irrisolto conflitto determinato da tale ambivalente situazione, l’artista si imbatte nel mondo della cinematografia porno.

Introdottasi fortuitamente e quasi di rapina sul set di un film a luci rosse, Vittoria decide di “rubare” alcune immagini dalle situazioni cinematografiche del lungometraggio in atto e di riprendere alcune scene del back stage di quella produzione hard.

Da tali scatti duri, crudi, impietosi e dalla frequentazione di tali set cinematografici nascono i primi due libri fotografici di Vittoria Perzan stampati dalla casa editrice londinese Erotic Print Society: “Cinema Hard” (pubblicato nel 2006) e “Trans.Sex” (edito nel 2008).



In questi anni (2005-2009) i continui trasferimenti per motivi di lavoro e di piacere attraverso le diverse nazioni europee la portano in alcune delle più vive ed interessanti città d’Europa.

A Milano, Berlino, Bologna e Londra Vittoria Perzan entra in contatto con gli aspetti architettonici più moderni di tali città individuando, sempre per un proprio istinto innato, quei nuovi spunti fotografici che oggi sono diventati oggetto della presente esposizione.

Trattasi di immagini ben diverse da quelle ricercate dal mondo dell’editoria e della comunicazione artistico-porno/erotica, che rappresentano un momento nodale e necessario della formazione e dell’evoluzione artistica dell’autrice.

Sempre fedele ad un ideale di vita intesa come rappresentazione e convinta assertrice del ruolo assunto dalle persone in una globale messa in scena, Vittoria individua nuovi set ove spingersi e dove porre gli oggetti dei propri ritratti: lo spazio architettonico urbano.

foto di vITTORIA PERZAN


Ne nascono scatti in bianco e nero di grandissima intensità.

In essi tuttavia vi è una scelta di assoluta autosufficienza, cioè non è prevista la presenza umana.

Viene in tal modo superato quel processo di identificazione oggetto/soggetto che era già stato espresso dall’autrice nelle precedenti esperienze fotografiche.

In tali immagini l’autrice finalmente resta sola sospendendo ogni decisione in merito alla scelta se porsi o meno alcuni interrogativi.

Viaggiare continuamente, muoversi sul territorio in città diverse, scattare d’istinto all’improvviso, come modo per individuare nuovi spunti, come sistema per vivere ed assorbire esperienze visive tattili emotive, senza doversi fermare per fare i conti con gli aspetti problematici della vita e/o della sua rappresentazione.

Senza titolo, senza data, senza motivo.

Immagini senza tempo.

Sintesi probabilmente di quanto attualmente cercato dall’autrice nel suo percorso narrativo: una sospensione nel processo di identificazione col s/oggetto ritratto.

Quasi un rifiuto espresso di rapportarsi con l’altro sé riflesso nelle immagini, in attesa di un chiarimento artistico evidentemente in divenire.


Vittoria Perzan ha al suo attivo la pubblicazioni dei due libri fotografici sopra indicati e la realizzazione delle seguenti esposizioni fotografiche personali e collettive:

Nel museo di Budapest è esposta in modo permanente una gigantografia dell’autrice ritratta ai tempi in cui era ancora una modella di moda.

(Luigi Dati)





Comunicato stampa







Presentazione Mostra


Inaugurazione mostra


 


Per maggiori informazioni:

www.teatroartespettacolo.com          tas.piccolascarl@tiscali.it

www.ars-creativa.it
                     
ars.creativ@tiscali.it

www.vittoriaperzan.com
 




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